L'amore e altre stranezze

 

"L'amore e altre stranezze", 2017 

 

 

Tre racconti sull'amore e le sue stravaganze.

In un mondo dominato dalle donne, in cui i maschi sono ormai pochi e relegati ai margini della società, la dottoressa F. cerca di progettare e realizzare un valido sostituto dell'uomo, il compagno ideale: ma l'impresa si rivela più difficile del previsto.

La crisi costringe una coppia ad andare, per soldi, molto oltre le proprie consolidate abitudini amorose. 

Una donna scopre, in modo imprevisto e imprevedibile, le seduzioni della castità.


L'incipit

La dottoressa F.

 

Si svegliò tardi, quella mattina: era domenica e non c’era motivo di affrettarsi. Girandosi pigramente nel letto, incontrò la pelle liscia e calda di lui al suo fianco, ancora addormentato. Le vennero dei pensieri, figli di un sogno erotico non concluso. Gli si accostò, accarezzandogli delicatamente le spalle, la schiena. Sotto la scapola destra, all’altezza del tatuaggio (un minuscolo serpente arrotolato) riconobbe al tatto il piccolo rilievo, e fece pressione. Lui, dopo un paio di secondi, si girò e le sorrise. Era proprio bellissimo: la dottoressa F. ancora se ne stupiva tutte le mattine, rivedendolo. Era davvero orgogliosa di sé, e del team: il prodotto di quasi dieci anni di lavoro era pressoché perfetto.

La rivoluzione aveva radici antiche, era iniziata nel primo secolo del terzo millennio. Da quando le donne avevano cominciato a entrare, sempre più numerose, nei luoghi dove si esercitava il potere, l’insofferenza per la natura ancora animalesca e selvaggia degli uomini aveva cominciato a serpeggiare. Gradualmente, sfruttando le proprie doti di resistenza, comunicazione, sintesi, le donne avevano cominciato a relegare gli uomini in posizioni sociali sempre più subordinate, irrilevanti. I maschi finirono per essere considerati adatti solo per i lavori rifiutati dalle donne, perché troppo umili e faticosi; i loro salari, di conseguenza, divennero sempre più risicati, incomparabili con quelli che riusciva a guadagnare una donna istruita. Gli uomini persero ogni rilevanza economica, diventando sempre più dipendenti dalle proprie donne, che però erano sempre meno disposte a tollerare i loro difetti naturali, la loro aggressività e spesso li sopportavano giusto il tempo necessario a procreare i figli desiderati, poi li abbandonavano a se stessi, poveri e reietti.


Impressioni